Le parole del contagio virtuoso: Empatia

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24 Mar Le parole del contagio virtuoso: Empatia

Le parole sono importanti. Possono alimentare paura e stress, oppure alleviare quel senso di ansia e di smarrimento che stiamo tutti provando in questo momento, permettendoci di modificare prospettiva e di generare un contagio virtuoso, a partire da ciò che pensiamo e sentiamo.

La seconda parola su cui vogliamo focalizzare l’attenzione è empatia.

L’ empatia, dal greco empatheia «sentire dentro», è quella innata capacità dell’uomo di sintonizzarsi con lo stato emotivo di un’altra persona, in modo immediato, senza ricorso a spiegazioni o interpretazioni.
E’ una capacità innata che richiede alcune condizioni di base per potersi sviluppare: una di queste è il contatto con se stessi, l’abilità di riconoscere e di stare con le proprie emozioni e sentimenti, abilità che nella società frenetica in cui viviamo stiamo purtroppo perdendo, diventando sempre più indifferenti alla sofferenza dell’altro e più lontani dal nostro mondo interiore.

Ed è per questo che pensiamo che la pandemia che stiamo vivendo possa aiutarci a sviluppare empatia. Costretti a fermarci, a non uscire da casa, possiamo reimparare a contattare il nostro sentire, ad essere consapevoli di quello che accade dentro di noi e permetterci di aprirci all’altro e di sintonizzarci con il suo mondo interiore. Anche perché questa volta siamo noi nei panni dell’altro.

L’empatia è uno dei valori cardine del nostro progetto “Distinti ma non distanti”

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