
Da grande produttore di riso che soddisfaceva la propria domanda interna, il Nepal oggi soffre una carenza cronica di prodotti alimentari: l’80% dei nepalesi vive di agricoltura di sussistenza su piccolissime proprietà, spesso collocate su terreni ripidi e con difficile accesso all’acqua. Nelle periferie urbane è tradizionalmente praticato l’home gardening (orto domestico), con il quale le famiglie riescono ad assicurarsi l’autoconsumo e un piccolo surplus da vendere. Questa pratica è molto diffusa nel distretto di Kavre, in cui interveniamo a sostegno delle famiglie più povere, che hanno maggiore difficoltà a reperire il cibo.
L’obiettivo del nostro progetto è rafforzare l’efficacia e la qualità degli orti domestici attraverso l’avvio di programmi di agricoltura in vaso e nelle aree terrazzate, che valorizzano le conoscenze tradizionali di permacultura, e di attività di formazione sulle tecniche di agricoltura sostenibile, rivolte sia alle famiglie più vulnerabili che agli operatori tecnici. I 450 beneficiari del progetto sono stati organizzati in cooperative, riconosciute dalla legislazione nepalese, per gestire in maniera autonoma la produzione agricola e la relativa commercializzazione. Inoltre, per ovviare al mercato in cui sono reperibili unicamente sementi prodotte dalle grandi multinazionali, abbiamo creato un vivaio di specie a rischio di deriva genetica sia per l’approvvigionamento delle cooperative e il recupero di varietà agricole abbandonate, che per la vendita delle sementi nei vicini centri urbani.
Parallelamente, abbiamo organizzato in Italia attività di sensibilizzazione e condivisione delle buone pratiche nepalesi, anche attraverso la realizzazione di orti didattici nelle scuole di Brescia e Milano e orti urbani dimostrativi a Milano.
PROGETTO COFINANZIATO DA:
PARTNER: District Agriculture Development Office (Nepal), Municipalità di Dhulikel (Nepal), Associazione MAREMOSSO (Italia), ELIANTE (Italia), Centro di formazione Hasera (Nepal), NAF (Nepal), OCN (Nepal), NRNA