Nepal, agricoltura ecosostenibile e la storia di Soman Singh

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04 Mar Nepal, agricoltura ecosostenibile e la storia di Soman Singh

Ad aprile 2019 ASIA ha aperto un progetto nella municipalità di Naukunda, Rasuwa (Nepal). Il progetto, finanziato dalla Caritas Italiana, è incentrato sulla protezione ambientale, la lotta ai cambiamenti climatici, la sicurezza alimentare e su agricoltura e pastorizia.

A Rasuwa, specialmente durante la stagione secca, cioè da ottobre a maggio, si verifica una notevole scarsità d’acqua. Durante la stagione dei monsoni, poi, l’acqua non viene raccolta per irrigare il terreno e, nei mesi di secca, la produzione agricola è inferiore o addirittura interrotta. Gli agricoltori investono molto nelle colture di base – mais, risone, miglio e patate – ma il rendimento della produzione non copre l’investimento e soddisfa le esigenze alimentari delle famiglie per non più di 6 mesi.

Dopo aver considerato le esigenze della comunità di Naukunda, ASIA ha dato avvio a questo progetto dai molteplici obiettivi. In primis, si tratta di migliorare le condizioni di vita delle comunità rurali, rafforzando la produzione agricola e sviluppando un’agricoltura commerciale sostenibile. Poi, punta a migliorare il sostentamento aumentando l’accesso all’acqua per l’irrigazione, a formare gli agricoltori per avviare la produzione di ortaggi biologici. 

Nel concreto, sono state e saranno costruiti sistemi di irrigazioni e centri di raccolta gestiti dalle cooperative agricole locali. Sarà fornita formazione sulla produzione di bio-fertilizzanti e sul trattamento del letame, verranno implementate 18 serre per la produzione di vegetali e distribuiti 5.000 alberi di caffè, 5.000 piante di cardamomo e 900 alberi da frutto.

 

Ecco la testimonianza diretta di uno degli agricoltori coinvolti nel progetto:

Il mio nome è Soman Singh Glan. Vivo a Naukunda-5, Bhorle. Nella mia famiglia siamo in sette: io, mia moglie, mio figlio di 35 anni, sua moglie e i loro figli, i miei tre nipotini. Il nostro albero genealogico cresce di anno in anno! Mio figlio ogni tanto svolge qualche lavoretto, ma al di là di questo la nostra famiglia può fare affidamento solo sull’agricoltura.

Fino a un po’ di tempo fa coltivavamo solo riso, miglio, mais e ortaggi a sufficienza per il nostro sostentamento. Tuttavia le pratiche agricole tradizionali mi fiaccavano molto. Il punto è che pratiche agricole tradizionali al massimo potevano darci da mangiare per la maggior parte dell’anno, ma non generavano del surplus che potesse soddisfare le altre necessità della famiglia. Quando io e mia moglie eravamo giovani non avevamo chissà quali necessità, perciò ci sostentavamo unicamente con l’agricoltura tradizionale. Ma dovete vedere i bambini di adesso! Stanno sempre a chiedere cioccolatini, noodles e quant’altro! In più, ora che in famiglia siamo in sette, l’agricoltura tradizionale riesce a stento a sostenerci per un anno intero.

L’anno scorso, la Nepal Agroforestry Foundation ha realizzato per noi una serra a tunnel di 6×12 metri e ci ha fornito formazione sull’orticultura. Poi, ci hanno provvisti di semi di pomodoro, cavolfiore, rape, cipolle, assieme alla fibra di torba di cocco e ai germinatoi per far crescere le nostre piantine. Ci hanno anche munito di innaffiatoi, casse e sacche per lo stoccaggio e il trasporto.

È incredibile come, avendo messo in pratica le tecniche apprese durante la formazione, la produzione di verdure come pomodoro, cavolfiore ecc. sia aumentata quasi del doppio! Ad oggi, abbiamo raccolto verdure sufficienti per due stagioni e in un anno abbiamo ricavato complessivamente circa 50.000 rupie.

La fondazione non ha supportato solo la nostra famiglia, ma anche altri venticinque agricoltori della mia comunità. Alcuni di noi stanno addirittura pianificando di aumentare il numero di serre a tunnel per quest’anno.

Grazie al sostegno di ASIA e della Nepal Agroforestry Foundation, che ci hanno aiutato a rendere redditizia la nostra attività di orticultura, possiamo ora mandare i nostri nipoti a scuola! Grazie!

Caritas