
In Nepal l’acqua piovana rappresenta la principale fonte di approvvigionamento per l’irrigazione ma sta nettamente diminuendo a causa dei cambiamenti climatici e non è più sufficiente a coprire il fabbisogno necessario all’irrigazione delle terre nella stagione secca, con un notevole impatto sulla produzione e, conseguentemente, sull’alimentazione della popolazione locale.
L’intensificazione di eventi piovosi durante la stagione dei monsoni, con piogge di altissima intensità e ridotta durata, provoca ingenti fenomeni di erosione del suolo e movimenti di massa (frane superficiali) con conseguente riduzione delle superfici arabili, e l’impossibilità di ricaricamento delle falde. Le zone a monte dei bacini versanti, dove la difficile topografia e le pendenza elevate sono alla base di un continuo ed inarrestabile inaridimento, sono le aree maggiormente colpite.
Gli incontri con i beneficiari dei Distretti di Kavrepalanchock, Sindhupalchock e Sindhuli, continuano a riferire tale problematica, per questo ASIA ha sviluppato un piano di attività per l’aumento della capacità di stoccaggio delle acque piovane e delle acque riversate da fonti stagionali.
Il progetto, finanziato da Tavola Valdese – Ufficio Otto per Mille, ha previsto la costruzione di 21 soil cement tank ovvero piccole dighe composte da una miscela di terra e cemento che hanno una portata d’acqua pari a 25.000 litri (l’acqua all’interno delle dighe è acqua piovana e viene utilizzata per l’irrigazione) e la realizzazione di 21 sistemi di irrigazione (7 per distretto) che garantiscono la massima efficienza con contenuti costi di realizzazione e minime problematiche legate alla manutenzione e alla corretta gestione.
I sistemi di irrigazione irrigano oltre 3600 piante: ogni sistema, infatti, permette l’irrigazione di 120 piante disposte in 6 filari.
90 contadini sono stati formati alla gestione e manutenzione delle cisterne e dei sistemi di irrigazione. Durante la formazione sono stati distribuiti kit per ogni partecipante. I kit sono composti da sistemi di estensione a pioggia e tubi per l’irrigazione.
Beneficiari diretti: 90 famiglie beneficiano dell’accesso all’acqua per uso irriguo e di impianti costruiti per tale scopo e dotati di sistemi di irrigazione. La valenza collettiva dei terreni selezionati per la realizzazione degli impianti consente di avere un impatto diretto su circa 360 coltivatori.
Beneficiari indiretti: le comunità locali ususfruiscono di beni di prima necessità portati a maturazione e venduti grazie all’implementazione del progetto. Si stima che circa 13,000 consumatori possono beneficiare del progetto.